
La skincare quotidiana come fondamento della bellezza e come gesto di responsabilità
Ogni percorso di medicina estetica inizia molto prima dei trattamenti ambulatoriali, inizia nella skincare quotidiana, quel gesto semplice ma potentissimo – e troppo spesso sottovalutato - che permette alla pelle di restare sana, forte e capace di rispondere in modo ottimale agli stimoli rigenerativi. Non solo. In alcuni casi e con i giusti prodotti, la skincare quotidiana può sostituire o quantomeno rimandare i trattamenti ambulatoriali. Ma è necessario soffermarsi su un aspetto. La skincare, come vedremo nelle prossime righe, per essere efficace, per un fondamento e un effetto reale, deve essere un atto medico, altrimenti si parla di cosmetica, un mondo assolutamente affascinante ma che nulla ha a che fare con la medicina e con la medicina estetica nello specifico. Trattandosi di un atto medico, la skincare domiciliare deve essere somministrata da un dermatologo o da un medico estetico e si svolgerà con prodotti che prevedono prescrizione medica. Ma entriamo nel dettaglio.
Perché la skincare è un atto medico, non un atto cosmetico
Nel mio lavoro di medico estetico, ho imparato che la pelle va letta come un organo attivo e proprio per questo considero la skincare parte integrante del percorso clinico. Una routine non può essere improvvisata, né scelta sulla base di tendenze o consigli informali ma deve essere prescritta da un medico. Una routine ben impostata migliora la barriera cutanea, riduce l’infiammazione silente, potenzia i meccanismi di turnover cellulare e prepara la pelle ai trattamenti avanzati. È qui che nasce la differenza tra una semplice “crema” e una vera skincare terapeutica, calibrata sulle esigenze biologiche del viso.
Skincare medica e trattamenti non invasivi: una sinergia fondamentale
Le persone che decidono di intraprendere un percorso di medicina estetica lo fanno allo scopo di ottenere risultati più naturali e più duraturi possibili. Ovviamente questo è anche il mio scopo, e la buona notizia è che è possibile arrivare a questo risultato. Come? Non agitando la bacchetta magica, non promettendo il falso, non rivoluzionando i connotati di una persona e non suggerendo scorciatoie che possano andare a svalorizzare chi si ha davanti. Non è un caso che io abbia prima parlato di percorso: per ottenere il miglior risultato possibile bisogna essere disposti ad intraprendere un percorso e spesso la prima soluzione non è aggiungere trattamenti ma preparare la pelle nel modo giusto, dandole il giusto valore.
Una pelle sana e regolare assorbe meglio gli stimoli degli ultrasuoni microfocalizzati, rigenera collagene con più costanza e recupera più rapidamente dopo procedure come SkinPen, protocolli di biostimolazione o lifting non chirurgici come AB Lift. Chi esegue la skincare quotidiana in modo coerente vede risultati più armoniosi e più veloci, perché il trattamento lavora su un terreno biologico ben predisposto.

Studiare la pelle come un ecosistema: la base per una skincare efficace
Ogni paziente porta con sé una storia diversa e una pelle diversa ed è proprio per questo motivo che prima di proporvi un trattamento vi chiedo di procedere con una prima visita, necessaria per capire quale strada possa essere la migliore per la persona che ho davanti. Nel caso della pelle, non guardo il singolo inestetismo, ma la “qualità globale” del tessuto: idratazione, elasticità, presenza di pigmentazione, segni di infiammazione, risposta al tocco. Da questa lettura può nascere una skincare su misura, calibrata con criteri clinici e pensata per preparare la pelle ai trattamenti successivi. È qui che si crea la base della medicina estetica moderna: personalizzazione, rispetto della fisiologia, gradualità.
Costanza e semplicità: la vera differenza nella routine quotidiana
Una skincare efficace non richiede dieci passaggi, ma una logica precisa, una sequenza metabolica e la continuità nel tempo. Credo profondamente che la vera differenza nasca dalla sinergia tra la sensibilità e la preparazione del medico e gli strumenti di cui dispone: che si tratti di un energy-based device, di un iniettabile o di cosmeceutici avanzati. La pelle non ha bisogno di accumulo, ma di coerenza. Ha bisogno di essere letta, interpretata, guidata. È in questa combinazione — diagnosi accurata, prescrizione mirata e tecnologia adeguata — che la skincare quotidiana smette di essere un gesto meccanico e diventa un percorso reale, capace di evitare errori, irritazioni e scelte improvvisate che spesso nascono dalle routine fai-da-te.
Prendersi cura della pelle ogni giorno significa prevenire l’invecchiamento precoce, proteggere il collagene, limitare i danni da raggi UV, regolare l’infiammazione silente e mantenere la pelle in una condizione ideale per affrontare trattamenti più avanzati. È un gesto apparentemente semplice, ma che determina la differenza tra un risultato effimero e un risultato stabile, naturale e progressivo.
La pelle è la nostra firma nel mondo e merita una cura vera: quotidiana, consapevole, medica.

